Dic 30, 2008 - Naturalmente in forma    1 Comment

Yoga è un processo di ricerca interiore… non è una religione da abbracciare, né richiede l’adesione a nessun credo

100.jpgYOGA

 

Lo Yoga è disciplina che tutti possono seguire. Discende da un’antichissima disciplina, che comprende differenti correnti, ma tutte hanno un solo scopo: la totalità dell’uomo. La parola Yoga significa infatti UNIRE. Lo Yoga è originario dell’India, anche se oggi è molto diffuso anche in occidente . Noi occidentali non siamo abituati ad ascoltarci, e soprattutto , presi come siamo ad ascoltare gli stimoli esterni, non riusciamo a sentire i messaggi che ci invia il nostro corpo. Lo Yoga è un valido metodo per portare la mente alla concentrazione, per rilassarsi e per avere un ottimo stato fisico e mentale, per prevenire e anche curare le malattie. La non Violenza, è una delle regole principali dello Yoga . Lo Yoga se fatto con coscienza, e se si è seguiti da un bravo maestro, può portare ad una grande forza interiore, per far si che gli agenti esterni non prendano il sopravvento su di noi. Per poter praticare questa disciplina, occorre essere semplici e vivere di cose semplici, dimenticando la quotidianità e tutti gli agenti di stress sempre in agguato dietro di noi. Spesso ci sentiamo infelici, perchè crediamo che la felicità sia nelle cose materiali, senza sapere che questa è proprio dentro di noi. Per fare Yoga si usano due strumenti semplicissimi: il nostro corpo e la nostra mente, che se in sintonia possono fare veramente grandi cose. Impariamo a sentire la reazione straordinaria del nostro corpo quando nella immobilità di una posizione (asana) esso cambia la propria forma.

 

PACE MENTALE

Proviamo a pensare alla nostra giornata tipo, per poter renderci meglio conto di quante volte noi cambiamo di stato d’animo a seconda delle persone e delle situazioni che ci troviamo ad affrontare. Nel corso degli eventi della nostra giornata il nostro “IO” muta continuamente. Ora siamo la dolcezza in persona, ora diventiamo aggressivi per poi passare all’entusiasmo più; sfrenato che ci consente di affrontare i compiti più; gravosi. La maggior parte di noi si rifiuta di riconoscersi in questa analisi. la maggior parte di noi ama definirsi “tutto di un pezzo”. Anche coloro che si definiscono “tutto di un pezzo” se si analizzeranno fino in fondo saranno sconcertati nello scoprire che anche loro, come la maggior parte della persone ha il suo bel “fagotto” di maschere. Immaginiamoci : noi siamo le stesse persone sia che trattiamo con un nostro superiore sia che trattiamo con un nostro sottoposto ? Siamo gli stessi sia con una amico sia con un nemico ? Ora non voglio certo dire che avere delle maschere sia una cosa negativa ; anzi , ci aiutano ad affrontare meglio tutte le cose della nostra vita ; ma c’è un rischio : che confondiamo il nostro vero io con una delle maschere che abbiamo l’abitudine di usare più; spesso cosi’ da non riconoscere chi veramente siamo. Per cercare di rilassarci sovente tentiamo di fare del vuoto nella nostra mente per cogliere non solo il nostro vero io ma anche per trovare soltanto un pò di pace. Ma scopriamo che la nostra mente si ribella, che i nostri pensieri si susseguono e che non riusciamo a dominarli. Il nostro corpo vorrebbe ribellarsi alle tensioni, quelle tensioni che ci sono necessarie per affrontare la vita di tutti i giorni. Ciò che ci rende più; difficile il compito di sentirsi liberi è anche e soprattutto il progresso al quale l’uomo difficilmente riesce a sottrarsi.Quindi il denaro diventa secondo l’uomo l’unico strumento per potersi comperare la felicità , che per gli occidentali significa potere e successo. Tutto questo ovviamente ci porta senza ombra di dubbio ad un numero incalcolabile di nevrosi. Lo yoga (spesso definito come semplice ginnastica) è una disciplina che ci può aiutare a ritrovare il nostro equilibrio psicofisico. LA Bhagavadgìtà ci insegna :”Anche un poco di questo retto procedere libera dalla grande paura”.

 

L’ERRATA OPINIONE DELLO YOGA

Lo yoga agisce sul corpo e sulla psiche in maniera profonda , riportando l’equilibrio dove questo è venuto a mancare ; praticando in maniera costante questa disciplina, ritrova non solo la pace mentale ma reintegra e matura in se le potenzialità latenti che sono presenti in qualsiasi essere umano. Chi si avvicina per la prima volta allo yoga pensa che sia solo un tipo di ginnastica dolce, strana nelle sue posture sacerdotali, torsioni bizzarre, che però funziona, e aiuta il nostro corpo a diventare armonico elastico . Quindi si moltiplicano i manuali di yoga che incoraggiano il fai da te ; se si va in un centro turistico si scopre che lo yoga tra le numerose attività delle vacanze, mettendole accanto alle lezioni di surf e di pesca.. A volte si è portati a pensare che lo yoga ed il judo siano esattamente la stessa cosa. Si propone lo yoga solo come ginnastica dimagrante. Quindi lo yoga con tutta questa confusione finisce per dare all’uomo una impressione sbagliata.

 

CONTROINDICAZIONI

In linea di massima non ci sono controindicazioni per praticare lo yoga , in quanto esso avendo un potere riequilibrate molti dei disturbi possono trovare dei grossi benefici. Lo yoga comunque (va ricordato ) non è una medicina universale ed il suo unico scopo è quello di mantenere in buona salute un individuo sano. Pertanto è sarebbe opportuno mettersi nelle mani di un bravo maestro (credetemi : si riconoscono a vista d’occhio ) , saprà indicarvi lui le tecniche più; adatte alle vostre esigenze per poter correggere e migliorare il vostro stato psicofisico.

 

* I CHAKRA*

Nella tradizione Kundalini Yoga, il corpo viene visto come attraversato da innumerevoli canali di energia, che hanno punti focali nei piedi, nelle mani, nel bacino, nelle giunture, nel petto nell’addome, nel viso, nel corpo. Un canale centrale chiamato Sushumna ( detto anche Sarasvati in onore della dea dell’acqua ) attraversa verticalmente il busto e passa attraverso questi punti focali di energia ; ci sono poi altri due canali laterali chiamati Ida e Pingala ( detti anche Ganga e Yamuna in omaggio a due fiumi) che passano attraverso le narici, e si intersecano sopra e sotto ogni punto focale. In sanscrito il nome di questi centri focali è chakra che significa cerchio. I chakra si visualizzano sotto forma di fiori di loto ed i loro petali sono rivolti verso il basso. Solo un grande Saggio riesce a visualizzare i petali dei fiori di loto rivolti verso l’alto. Quando un grande Saggio riesce in questo è avvenuta la sua ascesa spirituale. Ogni singolo chakra ha un certo numero di petali che hanno corrispondenza agli organi del nostro corpo.


1 – Muladhara : si trova al centro del perineo. Nella donna &grave situato tra l’ano e l’inizio della vulva ; nell’uomo all’inizio dell’uretra. Il suo colore corrispondente è il rosso.
2 – Svadhisthana : Si trova subito dopo l’arcata pubica, è al timone degli organi sessuali. Il suo colore corrispondente è l’arancio complementare al turchese.
3 – Manipura – è di poco sopra l’ombelico, ed è in relazione vai centri nervosi autonomi che sono ganglio celiaco e solare. Il suo colore corrispondente è il giallo.
4- Anahata : si trova in prossimità del centro dello sterno, è in relazione ai centri nervosi cardiaci.Il suo colore corrispondente è il verde.
5- Vishuddha . Si trova all’altezza della tiroide, ed è in correlazione con essa ;è inoltre attinente ai centri vegetativi della zona, e particolarmente col glomo carotideo. Il suo colore corrispondente è l’azzurro.
6- Ajna : è situato tra le sopracciglia, ed è in relazione alla zona etmoidale, ai lobi olfattivi e se si vuole all’ipotalamo e all’ipofisi.Il suo colore corrispondente è l’indaco.
7-Sahasrara : Situato al vertice del capo ed è diretto all’ipotalamo ed all’ipofisi e forse al “Terzo Occhio” (epifisi). Il suo colore corrispondente è il violetto.

 

IL RESPIRO

Il respiro è il nostro mezzo di scambio con l’esterno. L’inspirazione corrisponde alla gioia alla luce al sorriso . L’espirazione corrisponde alla malinconia, al buio al vuoto. Proviamo ad osservare il modo in cui respiriamo, solo in questa maniera riusciremo a capire se accettiamo uno scambio con l’esterno ; difatti ogni volta che inspiriamo entra in noi un poco di universo ; ogni volta che espiriamo un poco di noi entra nell’universo. Lo so questo concetto non è certo facile da comprendere ; possiamo capirlo solo se impariamo ad ascoltare ed osservare il nostro respiro. Se noi cambiamo il nostro modo do respirare , riusciamo a cambiare quello che non funziona in noi, riusciremo così ad accettare lo scambio che abbiamo con l’esterno, perchè il respiro non è altro che questo.

 

IL PRANA

La parola Prana, è di origine sanscrita, e significa soffio vitale, soffio di energia e di forza. Il Prana si trova in tutte le forme viventi, nell’acqua, nella terra, nel cibo ;La natura è colma di Prana e non è difficile immaginare come mai esso penetri in noi attraverso il respiro. Nel sanscrito c’è una parola che si chiana yama che significa controllo ; da qui la parola Pranayama che ha il significato di controllo del respiro ; mentre ayama sempre in sanscrito significa “senza controllo oppure al di la del controllo”. Lo yoga si può quindi oltre a proporci il controllo del nostro respiro ci consente anche di andare al di la del controllo stesso. Il Prana, (energia vitale) ,entra in noi attraverso il respiro. Quando siamo nella fase di trattenimento a polmoni pieni, l’energia si diffonde in tutto il nostro organismo, mentre nella fase di trattenimento a polmoni vuoti, riusciamo a sperimentare la percezione del “nulla”. Per questo motivo lo Yoga nelle tecniche di pranayama, da’ molta importanza alla fase del trattenimento del respiro. Queste tecniche vanno imparate in maniera graduale e sotto il diretto controllo del maestro.

 

LE DIVERSE VIE DELLO HATA-YOGA

Spesso noi occidentali tendiamo a fare un tutt’uno tra Yoga ed hata-yoga. Lo hata-yoga si cura del corpo e della mente con tecniche psicofisiche , con particolari esercizi del corpo ed esercizi del controllo del respiro. Esso comprende diverse vie, (marga) , che però non sono separate una dall’altra, ma si integrano a vicenda, chi pratica hata-yoga infatti dovrebbe conoscere anche le altre forme di yoga. Le principali vie di realizzazione sono :

 

 

jnana-yoga o yoga della conoscenza

karma -yoga o yoga dell’azione

bhakti-yoga o yoga della devozione

raja-yoga o yoga regale

 

JNANA-YOGA O YOGA DELLA CONOSCENZA

Jnana- yoga è la strade filosofica per eccellenza,(jnana significa conoscenza) Si tratta quindi, di una particolare visione del mondo , dove vengono trovate le risposte alle domande che l’uomo si pone sullo scopo della sua esistenza. Ognuno di noi tende ad identificarsi con il proprio corpo ; secondo questa via questo è un errore grossolano. Al di là del corpo fisico c’&grave il corpo “sottile” o “pranico” Ma anche questo corrisponde alla natura reale dell’uomo che è invece data dal vero Sé,atman, principio immortale e divino che va al di là dell’apparenza e della caducità del mondo divino. Poich&garve l’uomo nella sua esistenza è soggetto all’inganno della maya, (illusione cosmica, apparenza fenomenica che lo disorienta con il suo continuo mutare),non riesce ad apprendere questa consapevolezza che è già presente dentro di se. Il seguace dello jnana, rinunciando agli oggetti terreni, meditando a fondo sulla dottrina che gli è stata rivelata, affinando la sua capacità di discriminazione(viveka) mettendo in pretica i consigli del proprio maestro, diventa capace ,mediante l’intelletto superiore (buddhi), di superare il fenomenico e di conseguire il sommo bene.

 

KARMA YOGA O YOGA DELL ‘AZIONE

Questa è la via di realizzazione per mezzo delle opere, senza attaccamento e senza il desiderio di un possibile successo. I concetti fondamentali di questa via sono stati portati alla luce dalla Bhagavadgita o Canto del beato. La Bhagavadgita è un poemetto di 700 versi, scritti intorno agli inizi dell’era cristiana. E’ un’opera di altissimo valore spirituale, lo stesso Gandhi ne ha tratto l’ispirazione per la propria vita. L’inizio è un dramma. Sul campo di Kuruksetra, ci sono le opposte schiere dei Pandava e dei Kaurava che stanno per affrontarsi in battaglia. L’eroe Arjuna che ha a fianco in veste di auriga il Dio Krsna, viene preso dallo sconforto. Arjuna è un prode guerriero, ma nonostante tutto si rifiuta di impugnare le armi. Al solo pensiero di ammazzare i suoi parenti(i Kurava) , viene colto da un brivido di orrore, ed è pronto a venir meno al proprio dovere che è quello di ristabilire l’ordine e di far regnare la pace. I suoi avversari sono sostenitori dell’usurpatore Duryodhana, e quindi Arjuna combattendo , compirebbe un’azione meritoria, guadagnando fama e gloria. L’onore militare, non permette però ad Arjuna , la giustificazione di versare sangue fraterno. Allora Krsna gli insegna una profonda verità. Soltanto i corpi sono mortali, mentre l ’atman, il Sé è imperituro. Insegna ad Arjuna ad agire con distacco, deve compiere il proprio dovere ed allo stesso tempo rimanere distaccato dall’azione, e senza attaccamento al successo o all’insuccesso dell’azione. Essere liberi, non significa rinunciare all’azione :come sarebbe possibile rinunciarvi ? Il segreto della libertà, e della superiore realizzazione dell’uomo, consiste nel corretto atteggiamento dell’animo, nei confronti dell’azione (karman). E’ necessario abbandonare ogni atteggiamento egoistico, ogni ansiosa attesa del risultato ; cos’ì facendo l’azione senza attaccamento e desiderio, diventa pura. Chi pratica questo tipo di disciplina, dovrà mantenere fede a questo ideale il più; possibile,. Il karma-yoga, ci insegna che ognuno di noi deve portare nel mondo un contributo della propria opera, ma nello stesso tempo dobbiamo separarci dall’idea del risultato e del successo. Lo yogin, non rifugge alle proprie responsabilità ; egli se le assume fino in fondo e con piena consapevolezza, ma senza farsi coinvolgere emotivamente. Il detto del karma-yoga potrebbe essere : l’importante è partecipare, questo non vuole dire che dobbiamo rinunciare alla competizione, alla quale base sta il progresso. Noi occidentali comunque dovremmo rinunciare all’ansia provocata dalla competitività .L’ansia infatti è la causa delle turbe emotive. Siamo ossessionati dalla carriera, dai soldi, guardiamo tutto questo con distacco, come se successo ed insuccesso si equivalessero. Quindi alleniamoci per la conquista del distacco, dal frutto delle nostre opere e vedrete che solo così si acquista la serenità. Quindi : Le sedute quotidiane non devono diventare una gara. Fare Yoga con la massima serenità.

 

BHAKTI-YOGA O YOGA DELLA DEVOZIONE

Bhakti -Yoga è la via mistica per eccellenza, la via del cuore infatti Bhakti significa devozione. Chi segue questa filosofia abbandona le speculazioni filosofiche per lasciare posto nel proprio cuore ad un grande sentimento d’amore per il Creatore. Nel Bhakti c’è una fede profonda che non ha bisogno di dimostrazioni. Infatti il bhakti trova Dio ovunque, in ogni essere vivente, cose e persone, e sovente il suo grande amore trabocca per dare origine a laudi e poesie. Seguaci di questa disciplina furono anche San Francesco, Santa Chiara e Jacopone da Todi. Differentemente a chi pratica karma – yoga, chi segue questo sentiero, rinuncia totalmente al mondo, e ha sovente una vocazione religiosa che spesso non è esente da pericoli, soprattutto per le persone giovani, in quanto si rischia di cadere in mano a sette religiose di dubbia fama. Chi intende seguire lo hatha-yoga, non avrà problemi , in quanto per seguirla non occorre spogliarsi delle proprie credenze religiose in quanto questa pratica è compatibile con ogni forma religiosa. Sia per il credente che per il non, la meditazione può diventare uno strumento per aprire il proprio cuore all’amore ed alla comprensione. Meditando e facendo gli esercizi aiuta a formare una personalità più; completa equilibrata e serena, facendo così in modo che accanto alla ragione prenda il posto anche il sentimento.

 

RAJA -YOGA O YOGA REGALE

Il Raja-yoga è il coronamento dello hata-yoga nel quale vengono approfonditi gli stadi superiori. Vivekananda dice che nella natura esistono manifestazioni più; dense e materiali, ed altre che sono più; sottili Queste ultime sono le cause, mentre le prime sono gli effetti. I sensi di solito sono più; facilitati nel sentire i fenomeni più; grossolani, che non quelli sottili. La pratica di questa disciplina ci rende più; sensibili a scorgere i fenomeni sottili. Il raja -yoga, è quella disciplina che si può collegare più; facilmente allo yoga ; il suo scopo è sopprimere l’attività mentale ordinaria, con il conseguente raggiungimento del samandhi, cioè lo stato di en-stasi per cui la dualità del soggetto e dell’oggetto cessa di esistere. Nel raja-yoga, alle asana, non viene data la stessa importanza che hanno sullo yoga ; il raja-yoga, prende in considerazione soltanto le posizioni che si adattano bene con gli esercizi del respiro, usando solo le tecniche meditative che consentono l’apertura ad una stato di coscienza superiore. Il kundalini-yoga si collega in parte al raja -yoga ed in parte allo hata-yoga. Questa via di realizzazione, si avvale di tecniche psicofisiche il cui fine è il risveglio dell’energia latente denominata appunto kundalini (avvolta) che è situata alla base della colonna vertebrale, arrotolata come un serpente. Chi pratica kundalini-yoga risveglia la propria energia (riconducibile alla sfera sessuale) con particolari tecniche, soprattutto con dei particolari pranayama, . Questa energia sale verso i centri del corpo sottile, chiamati chakra, fino al raggiungimento del chakra più; elevato, chiamato “il loto dai mille petali” che si trova alla sommità della testa. Quando accade questo, si ha l’illuminazione. Vorrei fare una raccomandazione. Qualsiasi tipo di yoga si pratichi, bisogna essere seguiti da un bravo maestro, per evitare i danni di posizioni sbagliate. Un buon maestro ci può aiutare senza ombra di dubbio a non dare una errata interpretazione a questa meravigliosa disciplina. Come ho già accennato in precedenza nello yoga ci sono delle regole morali. Vediamole adesso più; approfonditamente. Il primo stadio che è chiamato yama, comprende delle regole morali ; l’osservanza di queste regole è determinante per poter ottenere un progresso nello hata-yoga.

 

LE NORME MORALI DELLO YOGA . Yama

1-  ahimsa, o “non violenza”

2-  satya, o “sincerità”

3-  asteya, o “onesta”

4-  brahmacarya o “continenza”

5-  aparigraha o “astensione dal possesso”

Queste regole dovrebbero far parte di ogni individuo, ma purtroppo il progresso spesso ci porta a trasgredirle. Vediamo attentamente una per una queste cinque “astinenze”. Fare ahimsa come oggetto di meditazione, cercare di realizzarne l’ideale nella vita di tutti i giorni, può farci fare enormi progressi spirituali. Per non violenza, non si intende soltanto fisicamente, ma anche atteggiamenti arroganti verso il prossimo, astiosa indifferenza, ferire le altre persone con il nostro cattivo comportamento, possono essere oggetto di violenza. Per lo yoga la verità di per se apparente, è che ogni azione cattiva o buona che sia porterà indietro i suoi frutti, che poi di conseguenza ricadono sulla persona che ha compiuto l’azione stessa. La non violenza, non deve riguardare soltanto il nostro prossimo, ma anche noi stessi. Lo yoga proibisce ogni sforzo violento, ma incoraggia un’applicazione costante e graduale. La non violenza, comprende un grande rispetto per tutti gli esseri viventi.

 

Dic 28, 2008 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Dopo le mangiate di natale sarà utile per chi soffre di gastrite…

Dopo le mangiate di natale sarà utile per chi soffre di gastrite…

Infuso:
in 500 ml. d’acqua bollente mettere per 5 minuti 3 cucchiai della seguente miscela:
Ortica gr.40
Timo gr.30
Malva gr.30
Liquirizia radice gr.20
Altea radice gr.20
Berne una tazzina un poco prima dei pasti e una prima del sonno.
Tutti gli ingredienti si possono trovare in Erboristeria
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Dic 20, 2008 - Il Cibo che ti Aiuta...    Commenti disabilitati su Proprietà salutari dei datteri

Proprietà salutari dei datteri

Peccato vengano proposti solo in questo periodo dell’anno, perchè in realtà il dattero è un frutto davvero salutare. Un utilizzo consueto nella medicina naturale è come integratore durante la sindrome influenzale. Il magnesio del frutto, rinforza l’azione dei rimedi contro la febbre. Dai 5 ai 10 datteri al giorno, consumati durante un periodo di malattia da raffreddamento, danno energia, migliorano i tempi di recupero, rinforzano il sistema immunitario, prevengono le ricadute virali. Io ho provato con grande sollievo per la mia gola infiammata una tipica ricetta della medicina tradizionale ebraica. Ho messo 5 datteri snocciolati e spezzettati in 150 ml di latte intero, portando poi ad ebollizione. Ho spento e lasciato intiepidire per 5 minuti. Poi ho bevuto il latte e mangiato i datteri. L’ho trovato davvero efficace, soprattutto come lenitivo della gola arrossata

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Rimedi naturali: grappa miele, limone, menta e spezie contro il mal di gola

Il mal di gola è in agguato ma noi possiamo arrivare pronti all’appuntamento annuale con i malanni di stagione. All’influenza c’è speranza di scampare ma ad un mal di gola in pochi riescono a sottrarsi, specialmente in caso di repentini mutamenti di temperatura. Un rimedio naturale da preparare in casa prevede l’uso di classico miele, menta e grappa insieme ad altre spezie che rendono più gradevole e profumata la preparazione come chiodi di garofano, cannella e scorza di limone.

Ponete a macerare 250 gr. di miele, 10 foglie di menta selvatica, una bacchetta di cannella, tre chiodi di garofano e la scorza di un limone in un litro di grappa per circa un mese, utilizzando un vaso di vetro ed esponendolo al sole ogni volta che sia possibile (vista la stagione, non è così semplice). Di tanto in tanto agitate. Dunque filtrate, imbottigliate e sigillate: potete usare ceralacca o semplicemente un tappo ermetico e consumare per alleviare i malanni di gola e bronchi.

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Dic 18, 2008 - Il Cibo che ti Aiuta...    Commenti disabilitati su TRA LE VERDURE DI DICEMBRE CI SONO I PORRI…

TRA LE VERDURE DI DICEMBRE CI SONO I PORRI…

 

Ippocrate ne consigliava il consumo per aumentare la diuresi e la produzione di latte nelle nutrici.

Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si ed uno no, giova anche alla voce ed al sonno”. Lo storico latino completava la sua analisi raccontando aneddoti singolari come quello dell’imperatore  NERONEche, ogni mese in giorni stabiliti, mangiava solo porri conditi con olio per conservare una bella voce.

“Il consumo equilibrato del porro provoca l’urina, facilita le mestruazioni; cotto con le mele pulisce i polmoni, riduce l’asma … cotto sotto la cenere risolve il mal di testa; toglie l’ubriachezza, … migliora la voce “.
Nel XVII sec. Jacques du Four da la Crespèliere, medico, e poeta  scrisse addirittura un poema per poter ampiamente descrivere le miracolose virtù di questa pianta erbacea.
I porri secondo la scienza ufficiale contengono buone dosi di potassio, fosforo, vitamine e fibre. In cucina il meglio di loro lo danno a crudi, ma sono squisiti al forno, o aggiunti a zuppe e creme.

Porri in salsa per Nerone

L’imperatore Nerone mangiava grandi quantità di porri perché era convinto che aiutassero a mantenere la voce chiara. Questa Verdura antica come il mondo, usata per arricchire tantissime pietanze, può essere consumata anche da sola.
Ridurre i porri in pezzi e farli lessare in abbondante acqua con l’aggiunta di olio.
A fine cottura si degustino i porri, accompagnati da pepe, aceto, olio, uova sbattute e da una salsa di garum .
Per esaltare ancor di più il sapore di questi ingredienti si consiglia di farli addensare sul fuoco.

Trippa porrata

Vi vuole: trippa di vitello o maiale, porri affettati, brodo di pollo. Fegato della carne scelta. Acqua, aceto di vino, vino secco. Cipolle, pane sbriciolato, cannella, chiodi di garofano e sale.
Affettare la trippa.
In una prima pentola, unire il brodo il vino e la trippa, portando il tutto ad ebollizione. Sobbollire per tre quarti d’ora fino a completa cottura.
Affettare i porri e le cipolle, aggiungerli in pentola, continuando a sobbollire fino a completa cottura delle verdure.
In una seconda pentola, bollire dell’acqua e mettervi il fegato affettato per dieci minuti circa.
Lessato, lo si schiacci in una ciotola, fino ad ottenerne un impasto, avendo cura di aggiungere il pane sbriciolato, l’aceto e le spezie.
Unire il tutto nella prima pentola, dove si terminerà la cottura per dieci minuti.
Servire direttamente dalla pentola nel piatto di portata.

 

Sfiziosità – Crema di Porri

Ingredienti
Porri – 1 l di brodo – 2 cucchiai di farina – formaggio parmigiano – olio di oliva – sale e pepe – crostini di pane – formaggio parmigiano
Preparazione
Fare rosolare nell’olio i porri tagliati a fettine sottili per circa dieci minuti. Aggiungere un paio di cucchiai di farina e far cuocere ancora un po’; poi versare il brodo bollente.
Regolare il sale e il pepe e far bollire ancora per mezz’ora circa.
Servire la crema col formaggio parmigiano e crostini di pane fritto.

 

 

Dic 15, 2008 - Il Cibo che ti Aiuta...    Commenti disabilitati su RADICCHIO ROSSO IO NE MANGIO VERAMENTE TANTISSIMO

RADICCHIO ROSSO IO NE MANGIO VERAMENTE TANTISSIMO

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Un tempo si usava solo in insalata, oggi compare sempre più spesso nei primi piatti ed anche alla griglia, di nuovo in veste di contorno…

Vediamo allora, al di là del sapore amarognolo che soddisfa numerosi palati, quali sono le sue virtù…ammesso che ne abbia.

Ebbene si, ne ha e non poche.
Per prima cosa, è depurativo, il che è già abbastanza e lo rende inoltre indicato per le diete e per i regimi alimentari controllati.
In secondo luogo, possiede oligoelementi e sali minerali in gran quantità, e di conseguenza diventa utile in caso di forme artrosiche e di reumatismi.

Nel suo piccolo, quindi, il radicchio non è affatto un complemento nelle insalate, bensì uno dei protagonisti principali sul fronte benessere, come del resto tutte le erbe e verdure che, accanto alle altre proprietà, svolgono un’azione diuretica e/o depurativa.

Una curiosità: è stata la prima verdura in assoluto ad essere coltivata sullo Shuttle, in orbita. La scelta è ricaduta sul radicchio proprio perrchè i sali minerali e le vitamine lo rendono adatto ad una lunga conservazione.

 

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Dic 4, 2008 - Il Cibo che ti Aiuta...    Commenti disabilitati su Broccoli amici dei polmoni

Broccoli amici dei polmoni


Un antiossidante nelle crocifere potrebbe rappresentare un utile «scudo» in chi soffre di malattie polmonari.

 

 

Mangiare broccoli regolarmente potrebbe giovare a chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco). Lo suggerisce una ricerca condotta presso la Johns Hopkins Medical School e pubblicata sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine. Il merito dell’effetto benefico dei broccoli e più in generale delle verdure della famiglia delle crocifere sarebbe da attribuire al sulforafano, un composto presente in abbondanza in questi vegetali.

MECCANISMI – Lo studio statunitense segnala che il sulforafano aumenta l’attività del gene-spazzino NRF2 nelle cellule polmonari di pazienti fumatori con Bpco. Almeno in provetta, dunque, il sulforafano riuscirebbe a neutralizzare le tossine coinvolte in questa patologia respiratoria. Studiando cellule di pazienti con Bpco in fase avanzata e fumatori, gli autori della ricerca hanno in pratica visto che l’attività del gene NRF2 è notevolmente ridotta. Ma esponendo le cellule intossicate dal fumo al sulforafano si riusciva a “riaccendere” il gene-spazzino, riportando la sua attività a livelli normali.

POSSIBILI RICADUTE – «Studi futuri – osserva Shyam Biswal, coordinatore della ricerca – dovrebbero considerare il gene NRF come bersaglio per una nuova strategia terapeutica, con l’obiettivo di potenziare i meccanismi protettivi antiossidanti nei polmoni». E composti antiossidanti come il sulforafano potrebbero rappresentare una buona base per questo genere di ricerche, grazie alla loro capacità di modificare gli equilibri tra le reazioni di ossidazione e riduzione all’interno della cellula, che sono spesso responsabili della formazione di radicali liberi. Come ben noto, quest’ultimi sono come delle “mine vaganti” e possono modificare gli equilibri metabolici delle cellule fino a comprometterne il funzionamento».

CRUCIFERE –Per quanto riguarda broccoli e verdure affini nello specifico non è neanche la prima volta che ne vengono evidenziate le proprietà benefiche. Secondo osservazioni precedenti, tra le principali proprietà di questi ortaggi vi sono quelle di prevenire il cancro al colon, ridurre il rischio di cataratta e proteggere dall’ictus. Senza dimenticare che i broccoli hanno un elevato valore nutritivo poiché contengono calcio, vitamina C, vitamina A e fibre in elevata quantità. Insomma tutte buoni ragioni per non farli mancare a tavola.

 

Dic 4, 2008 - Naturalmente Buono    Commenti disabilitati su Ricette veloci con i Broccoli

Ricette veloci con i Broccoli

Orecchiette con i Broccoli

Ingredienti ricetta

  • 400 G Pasta Tipo Orecchiette
  • 400 G Broccoli Verdi
  • 70 G Lardo A Dadini
  • 2 Cucchiai Olio D’oliva
  • 5 Cucchiai Formaggio Pecorino Grattugiato
  • Sale

Lessare molto (vedi anche Orecchiette Ai Funghi) al dente il cavolfiore o i broccoli. Scolarlo e dividerlo a cimette eliminando la parte più dura. Rosolare il lardo con l’olio e toglierlo dal fondo di cottura. Unire il cavolfiore e farlo insaporire. Cuocere al dente le orecchiette, scolarle e saltarle in padella con il cavolfiore, unire il lardo e cospargere di pecorino.

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Sformato di Broccoli

Ingredienti ricetta

  • 800 G Broccoli
  • 2 Uova
  • 50 G Formaggio Parmigiano Grattugiato
  • 50 G Formaggio Pecorino Grattugiato
  • Noce Moscata
  • Burro
  • Pangrattato
  • Sale

Lavate i broccoli, divideteli a cimette e scottateli in acqua bollente salata per 5 minuti. Passateli al mixer. Sbattete le uova con i formaggi, conditele con sale e noce moscata, aggiungetevi (vedi anche Polpette Con Erba Cipollina) il passato di broccoli e versate tutto in uno stampo imburrato e cosparso di pangrattato. Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti.

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Purea di Broccoli

Ingredienti ricetta

  • 500 G Broccoli Freschi
  • 10 Cl Panna
  • 2 Cucchiai Succo Di Limone
  • Sale
  • Pepe

Eliminate le estremità dei gambi dei broccoli e le foglie più grosse. Lavateli. Portate a ebollizione 50 cl d’acqua salata,buttatevi i broccoli e lasciateli cuocere a scoperto per dieci minuti o finché sono molto teneri. Scolateli, raffreddateli sottol’acqua. Frullate i broccoli, setacciateli, raccoglieteli in una casseruola. Aggiungete la panna e il succo di limone; salate e pepate, scaldate il purè a fuoco dolce. Per servire versate il purè in un piatto di servizio, posatevi sopra il pesce o la carne eservite immediatamente. Servite questo purè come contorno di un pesce bollito o di un piatto di vitello o di agnello.

Oppure:

Pollo alla texana con purea di Broccoli al gorgonzola

Fai saltare in padella del bacon a pezzettini, senza grassi aggiunti, unisci il petto di pollo a pezzetti, sala. Dopo 10 minuti aggiungi mezza cipolla affettata, un goccio di olio extravergine di oliva, due cucchiai di zucchero di canna, una spolverata di paprika dolce.
Cuoci altri 10 minuti e servi.

A parte prepara il broccolo siciliano: fallo bollire in acqua salata per pochi minuti, frullalo con poco latte, aggiusta di sale, aggiungi 50 grammi di gorgonzola dolce a pezzetti, riporta sul fuoco in casseruola, fino allo scioglimento del formaggio, aggiungi un filo di olio a crudo, servi. 

 
 
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Dic 1, 2008 - Il Cibo che ti Aiuta...    Commenti disabilitati su PROPRIETA’ DEI BROCCOLI

PROPRIETA’ DEI BROCCOLI

Broccoli
Numerose ricerche  hanno focalizzato il loro interesse sulla frutta e sulla verdura con lo scopo di scoprire le proprieta’ terapeutiche e le componenti nutrizionali di questi alimenti.
Le ricerche hanno messo in evidenza un ortaggio poco consumato ma ben conosciuto: i broccoli.
Secondo le indagini eseguite, tra le principali proprieta’ di questi ortaggi vi sono quelle di prevenire il cancro al colon, ridurre il rischio di cataratta e proteggere dall’ictus; inoltre essi hanno un elevato valore nutritivo poiche’ contengono calcio, vitamina C, vitamina A e fibre in elevata quantita’.
Altre ricerche sono state fatte in Giappone dove e’ stato riscontrato che gli isotiocinati sono altresì in grado di bloccare la crescita dei melanomi.
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